LA DIFFERENZA TRA CONTRATTURA,STIRAMENTO E STRAPPO MUSCOLARE
A cura di Andrea Mussi, Medico fisioterapista ed Owner Studio Fisioterapico FISIOS PAVIA.
QUALE È LA DIFFERENZA TRA CONTRATTURA, STIRAMENTO E STRAPPO MUSCOLARE ?
Il primo è una condizione che si verifica nel muscolo che si verifica a distanza di tempo dall’attività fisica, mentre gli altri due sono traumi muscolari che si verificano durante l’attività fisica.
Ma quali sono le caratteristiche? Quale l’insorgenza? E il decorso?
CONTRATTURA
La contrattura è la situazione meno grave poiché non causa alcuna lesione anatomica alle fibre.
Ciò che si verifica è semplicemente un aumento involontario e permanente del loro tono.
E’ una contrazione involontaria, insistente e dolorosa di uno o più muscoli scheletrici. Il muscolo coinvolto si presenta rigido e l’ipertonia delle fibre muscolari è apprezzabile al tatto.
E’ di per sé un atto difensivo che insorge quando il tessuto muscolare viene sollecitato oltre il suo limite di sopportazione fisiologico. L’eccessivo carico innesca un meccanismo di difesa che porta il muscolo a contrarsi. Le cause predisponenti possono essere di natura meccanica e/o metabolica ma non sono state ancora definite con chiarezza. Ciò che si sa è che sono in qualche modo correlate ai seguenti fattori:
- mancanza di riscaldamento generale e specifico
- preparazione fisica non idonea
- sollecitazioni eccessive, movimenti bruschi e violenti
- problemi articolari, squilibri posturali e muscolari
- Debolezza muscolare
Il soggetto colpito da una contrattura avverte un dolore che si verifica il girono dopo l’attività, dolore modesto e diffuso lungo l’area muscolare interessata.
La palpazione consente di apprezzare l’aumento involontario del tono muscolare e di evocare dolore soprattutto in alcuni punti detti trigger point.
Il dolore è tollerabile e non impedisce il proseguimento dell’attività sportiva. Tuttavia, e’ sconsigliato lavorarci sopra, è bene sospendere immediatamente l’allenamento o la competizione.
La risoluzione può avvenire in tempi brevi con il riposo o può essere velocizzata con intervento fisioterapico dedicato.
STIRAMENTO
Lo stiramento, o elongazione muscolare, è piuttosto frequente in ambito sportivo ed è causato dall’eccessivo allungamento subito dalle fibre muscolari, senza una vera e propria lesione.
A differenza della contrattura che causa un dolore modesto e diffuso, nello stiramento muscolare si avverte un dolore acuto ed improvviso a cui segue spasmo muscolare. Tuttavia, in molti casi, il dolore è sopportabile e normalmente non impedisce il proseguimento dell’attività, ma è assolutamente sconsigliato proseguire perché potrebbe aggravarsi e tramutarsi in strappo.
E’ importante utilizzare nell’immediato, lo stop dalla attività e l’applicazione del ghiaccio .
Molto importante l’intervento fisioterapico, per velocizzare la guarigione del tessuto .
STRAPPO
Lo strappo muscolare può essere paragonato alla progressiva rottura di una corda messa in tensione da due tiranti.
Tre sono i gradi di gravità
- La lesione di I grado è la rottura di poche fibre
- Lesione di II grado è la rottura di molte fibre e ben visibile alla ecografia
- Lesione di III grado è la rottura completa di tutte le fibre muscolari
Chi ne è colpito avverte un dolore acuto nella zona lesionata, tanto più intenso quanto maggiore è il numero di fibre coinvolte.
Il dolore avvertito viene spesso rievocato dalla contrazione del muscolo interessato.
Se il trauma è particolarmente grave il soggetto si trova nell’impossibilità di muovere la parte interessata ed il muscolo appare rigido e contratto e nei casi più gravi si può vedere la lesione ad occhio nudo.
Una distrazione di II o di III grado si accompagna, nella maggior parte dei casi, ad edema e gonfiore.
Dopo circa 24 ore si può apprezzare un livido localizzato più in basso rispetto alla sede dello strappo a testimonianza dello stravaso ematico.
La prima cosa da fare è attuare il R.I.C.E ovvero REST (stop dalla attivita’), ICE (ghiaccio), COMPRESSION (bendaggio specifico della zona) e ELEVATION (elevazione della zona sopra al livello del cuore).
Insorge sempre una contrattura muscolare “di difesa” grazie alla quale l’organismo cerca di immobilizzare l’area interessata per favorire il recupero ed evitare che la situazione peggiori ulteriormente.
La diagnosi viene eseguita con l’utilizzo della ecografia, strumento necessario per lo studio dei tessuti molli, questa ci permette di valutare la reale entità del danno.
Indispensabile l’intervento fisioterapico affinché la guarigione muscolare avvenga nel modo migliore possibile.
Le lesioni di primo grado si risolvono nel giro di 2-3 settimane, con terapia
Le lesioni di secondo grado prevedono invece tempi di guarigione più lunghi 3-5 settimane
Nei casi più gravi (lesioni di III grado) sono necessari mesi o addirittura può essere necessario l’intervento chirurgico.